Con questa superba e vistosa cima, in realtà un ampio crestone ben visibile dalle nostre vette valgannesi, alziamo un po' il tiro e l'impegno, perchè ci sono da affrontare oltre 1000 metri di dislivello dal nostro punto di partenza, che è Vezio, nel Malcantone. Il Gradiccioli è raggiungibile anche dall'Italia (Piero e Monteviasco in Val Veddasca) ma, nel caso di Piero, con dislivello ancora maggiore, circa 1300 metri. Occorrono circa 2,30 h. per la salita.
Il Gradiccioli è un osservatorio d'eccezione sui laghi e i monti dell'intero varesotto, che da qui sembrano sfilare e fare bella mostra di sè, pur davanti ai giganti alpini e prealpini che li circondano. Il panorama, manco a dirlo, è di quelli spettacolari.
Faccio presente che non bisogna assolutamente confondere Vezio con Mugena poichè anche da quest'ultimo paese parte un sentiero per il Gradiccioli, il quale tuttavia è molto più lungo, attraversando e risalendo praticamente l'intero solco della Valle Agario. Dunque, per chi sale in auto da Caslano conviene comunque lasciare l'auto a Mugena, per poi scendere per circa 500 metri verso il ponte di Vezio, dove si trovano le indicazioni e una fermata dell'Autopostale.
L'itinerario ha inizio, dunque, dalla fermata dell'Autopostale a Vezio. Si passa per una cascina con animali, si sale per prati circondati da robusti castagni e, seguendo sempre le evidenti segnalazioni svizzere (cartelli gialli e segnali biancorossobianco) si sale per un ampio sentiero a tornanti tra ampi prati, raggiungendo il bosco di faggi all'altezza dell'Alpe Coransù (m.1130).
Il bosco ha presto fine, e si esce allo scoperto tra pascoli, con felci e betulle.
Un occhio sul Ceresio.
Ed ecco affacciarsi la nostra meta, in tutta la sua maestà.
La salita prosegue attraversando prati e giungendo all'Alpe Agario, ormai in prossimità dell'omonimo, importante Passo.
Passo Agario (m.1550), con il rifugio di fortuna, aperto tutto l'anno. Da qui, in breve, si ha accesso al lato italiano della montagna, rappresentato dagli Alpi Meriggetto e Corte, quindi Monteviasco. Questo luogo è anche il punto centrale della traversata Lema-Tamaro, che per un breve tratto seguiremo, dirigendoci in salita verso il Monte Polà.
Dal Passo sguardo verso il Poncione di Breno.
Risalito il costone e superata l'elevazione secondaria del Monte Polà (m.1748) si raggiunge la sella cosiddetta dei Pianoni (m.1768), da cui, abbandonando il sentiero per il Monte Tamaro che aggira il Gradiccioli ad occidente, si affronta l'erta finale.
La stanchezza si fa sentire...
... ma ne valeva la pena!
Praticamente tutte le cime del varesotto in un sol colpo...
Il bel Tamaro, con alle spalle le cime della Verzasca e della Leventina.
Come non essere d'accordo con le parole scritte su questa targa?
Vista splendida anche sul Verbano...
E, in lontananza, il nostro Poncione ci ricorda la sua unicità, ma anche il lago di Ghirla e la sella di Mondonico sono ben riconoscibili.
Monte Gradiccioli (m.1936)
Moderatori: lampo, quilla, Emi, Parsifal, gigilugi
Monte Gradiccioli (m.1936)
Un cretino è un cretino,
cento cretini son cento cretini,
ma diecimila cretini sono una forza storica.
Leo Longanesi
cento cretini son cento cretini,
ma diecimila cretini sono una forza storica.
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Re: Monte Gradiccioli (m.1936)
Passegiata pubblicata sul blog vacanze di Varesenews QUI
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Vivi come credi. Fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…. una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama….e vivi intensamente ogni momento della tua vita…. Prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi. (Charlie Chaplin)