Il Monte San Giorgio sorge nella valle di Meride in territorio ticinese, sulle sponde del Ceresio, separando i rami di Porto Ceresio e Riva San Vitale.
E' una piacevole e appagante escursione, che può partire da qualunque paese del fondovalle sia dalla Svizzera che dall'Italia. Benchè la salita classica sia quella che parte da Meride, ove si trova il museo del fossile (sempre aperto nelle ore diurne), qui ho scelto una salita dall'Italia, cioè da Cadelmonte, frazione di Porto Ceresio, raggiungibile in auto dal centro del paese. Volendo, aumentando dislivello e tempi di percorrenza, dal paese sul lago sale direttamente una mulattiera per Cadelmonte (indicazioni). Il percorso, specie nella parte svizzera, è abbondantemente segnalato.
Per la salita qui descritta, nel complesso, occorre 1,30 h. abbondante.
A Cadelmonte si lascia l'auto (se si trova parcheggio), quindi ci s'incammina subito in salita per il piccolo borgo.
Dai prati nei pressi del locale agriturismo s'intravvede in lontananza il Monte Minisfreddo.
La prima tappa è rappresentata da questa edicola religiosa, da cui il sentiero si biforca (cartelli) subito portandoci oltreconfine, verso Serpiano, deviando a sinistra nei pressi di una graziosa radura.
Il sentiero, chiaramente tracciato e segnalato, entra in un bosco abbastanza folto in lieve salita, raggiungendo presto una cascina con bestiame al pascolo. Alle sue spalle una clinica per anziani e un albergo, decisamente anti-estetico.
Lo sguardo è dominato da due cime italiane, l'aguzzo Monte Orsa (m.998) e il Monte Pravello (Poncione d'Arzo per gli svizzeri, m.1020).
Ancora uno sguardo sul gruppo del Minisfreddo, sulla sinistra si vede anche il Monarco.
Giunti nei pressi della brutta costruzione vi è già la possibilità di dirigersi al Monte San Giorgio con un sentiero diretto, ma noi seguiamo le indicazioni per l'Alpe di Brusino percorrendo un ampio stradone prima asfaltato e poi sterrato, che passa davanti alla funivia proveniente da Brusino Arsizio e al ristorante vista lago. In circa mezz'ora si perviene ai prati dell'Alpe di Brusino, con crotto aperto da Aprile a Ottobre.
Questo spettacolare castagno secolare è un po' il simbolo di questo luogo.
Il sentiero prosegue alle spalle del crotto per prati.
Il sentiero entra nel bosco, e la pendenza aumenta notevolmente, ma qualche traverso in suggestivo ambiente carsico rende la salita più graduale. Qui tappeti d'aglio selvatico, che ricordano un po' quelli di Campo dei Fiori.
Scorcio sul Ceresio da una svolta del sentiero.
Gradualmente il bosco si dirada e si esce su ampi prati, ormai poco lontani dalla vetta...
... la quale è preceduta da alcuni bellissimi faggi e presenta una chiesetta (dedicata a San Giorgio, ovviamente) con annesso rifugio di fortuna.
Il panorama sul Ceresio è spettacolare, e sotto si può notare sia l'Alpe di Brusino, da cui proveniamo, che Brusino Arsizio. Sullo sfondo il gruppo Lema-Tamaro, le Alpi della Verzasca e della Calanca, e, a centro lago, il roccioso Monte San Salvatore.
Verso est l'imponente massiccio del vicino Monte Generoso impedisce di vedere oltre.
Scendendo dal sentiero opposto a cui si proviene si incontra questa vecchia costruzione, probabilmente in via di recupero. Da qui si può scendere per lo stesso sentiero, oppure per quello più diretto, a Serpiano e da lì a Cadelmonte...
... tuttavia, facendo una lieve deviazione verso Meride si può raggiungere la località Cassina, in cui si trova un'altro oratorio, con ricovero di fortuna annesso. Da qui, allungando parecchio il percorso, si scende alla deliziosa Meride e al suo piccolo museo dei fossili, poi seguendo la strada asfaltata (qualche sentiero permette di accorciare) per 4-5 chilometri si giunge a Serpiano.
